Il mausoleo della “Bela Rosin” rappresenta un’importante testimonianza storico-architettonica di fine Ottocento. Fatto costruire su volontà della famiglia di Rosa Vercellana Contessa di Mirafiori (moglie morganatica di Vittorio Emanuele II) per conservarne le spoglie, sorge all’interno di un parco rettangolare delimitato da una cinta muraria, su di un terreno leggermente declinante verso il fiume Sangone, al confine tra i comuni di Torino e Nichelino. L’architetto Angelo Demezzi, seguendo le direttive della committenza, realizza nel 1887 una struttura che riproduce su scala minore le forme del Pantheon romano (negli ordini come negli apparati decorativi). Il complesso si presentava in uno stato di avanzato degrado, sia interno che esterno. Nell’intervento di restauro e consolidamento si è rivelato necessario quindi coniugare il recupero delle valenze originarie con esigenze di flessibilità per il futuro riutilizzo come luogo per incontri culturali.
Crediti:
Restauro e consolidamento Progettazione architettonica: Isolarchitetti (fino al 2000 Gabetti e Isola), F. Bruna, G. Drocco, L. Moretto (coordinatore progetto), L. Luciani (capogruppo r.t.)
Strutture: F. Ossola, G. Pistone
Consulente restauro: M. Momo; Sicurezza: Buonomo & Veglia, CO.PA.CO
Consulente impianti tecnologici: Metec Engineering srl
Direzione lavori: R. Stura (Città di Torino)
Committente: Città di Torino; Impresa: CELI s.c.a.r.l.
Fotografie: Ernani Orcorte