Nato dalla collaborazione tra l’Ordine Mauriziano proprietario dell’edificio, la Cassa di Risparmio di Torino e la Fiat, il progetto di restauro della Palazzina propone la valorizzazione funzionale e artistica di uno degli edifici più rappresentativi della committenza sabauda. Il programma di collaborazione avviato nell’ottobre del 1986 prevede la possibilità di accogliere nella Palazzina progettata da Filippo Juvarra e conclusa da Benedetto Alfieri con Tommaso Prunotto, Ludovico Bo, e Birago di Borgaro, attività culturali, artistiche e museali a carattere temporaneo e permanente. A sostegno dell’iniziativa nell’aprile 1987 viene costituita la Fondazione Palazzina Stupinigi che diventa lo strumento operativo del programma, avviando i contatti con le soprintendenze e i progettisti. Le linee guida dell’intervento tendono verso il massimo rispetto del valore storico e architettonico della palazzina, senza tuttavia escludere la possibilità di inserire interventi per garantire l’adeguamento funzionale degli spazi mussali.
Crediti:
Progetto generale, progetto architettonico e direzione artistica: R. Gabetti (fino al 2000), A. Isola, M. Momo, G. Bellezza (fino al 1995)
Strutture: A. Raineri, M. De Cristofaro, D. Fois, F. Baietto
Impianti: Fiat Engineering Spa, consulenza M. Filippi; dal 1998 G. Lo Cigno (impianti termotecnica); S. Berno (impianti elettrici)
Direzione lavori: A. Raineri, A. Barra per Fiat Engineering, L. Papotti (Soprintendenza)
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio: D. Biancolini
Soprintendenza per il patrimonio Storico, Artistico, e Demoantropologico: E. Spantigati, C. Mossetti
Committente: Fondazione Palazzina Stupinigi
Coordinamento generale: M. Verdun
Impresa: Aldo Barberis, Alba (CN) (fino al 2004), Edil Atellana, Caserta (dal 2005)
Fotografie: Ernani Orcorte